Le persone che sono abusate o trascurate nell'infanzia, o anche da adulte, spesso hanno la sensazione di non essere degne di amore e appartenenza. Il dolore dell'abuso e dell'abbandono non va via da solo e spesso continua per tutta la vita, ma purtroppo molte persone non vengono mai a patti con gli eventi della loro infanzia.
La buona notizia è che c'è speranza per il futuro. L'abuso e la trascuratezza non sono colpa sua ed è possibile costruire una vita più forte e migliore di prima.
Questo è l'importante messaggio che l'autrice Tammy Lang offre in "Damaged Goods: Things You Must Know about Healing from Abuse", scritto nel 2011.
Lang conosce bene il dolore di gravi abusi, che per lei iniziarono quando aveva solo tre anni. Descrive una madre crudele e un padre che la sottoponeva ad abusi sessuali sotto la minaccia di un coltello. L'ambiente tossico e abusivo era rafforzato da amici e familiari.
L'abuso ha portato all'odio di sé e ad una totale perdita di fiducia che l'ha portata a pensieri seri di suicidio quando aveva 19 anni. Tuttavia, un semplice atto di gentilezza e preoccupazione da parte di uno sconosciuto che le offrì un ombrello sotto la pioggia fu l'inizio del viaggio di Lang verso l'auto-amore e l'accettazione, un processo che richiese 20 anni.
Amarsi prima
Tutti meritano amore e tutti hanno la possibilità di ricominciare, scrive Lang, non importa quanto sia grave il danno. Tuttavia, è impossibile amare gli altri senza un autentico amore per se stessi. Questo è un concetto impegnativo per le persone che si sentono indegne o che devono guadagnarsi l'amore degli altri.
Lang scrive che si sente obbligata a condividere le sue esperienze. "Non posso immaginare di non aiutare gli altri a guarire dal loro dolore non condividendo le mie esperienze."